Elisabetta Di Sopra per Medea Voci

Elisabetta Di Sopra in Medea Voci

L’artista ha realizzato per lo spettacolo teatrale tre opere-video: Me DEA, Pietas, Absirto, che propongono gli elementi drammaturgici di Medea, personaggio in continua ricerca d’identità.

La rivisitazione dell’opera teatrale parte dalla scelta di voler entrare nella mente di Medea, una donna che, per amore, rinnega il suo ruolo e la sua stirpe, trovandosi alla fine abbandonata. Nel corso del tempo il mito greco ha avuto delle reinterpretazioni e delle riscritture come quella di Christa Wolf che, basandosi su fonti storiche, riscattò la figura di Medea, dall’uccisione dei figli, attribuendo al popolo di Corinto la loro lapidazione.

Nell’interpretazione dell’artista Elisabetta Di Sopra si enfatizza l’indipendenza della donna, contraria alla visione patriarcale dell’epoca: Giasone l’ha usata, e incapace di domarla, la ridimensionò, attraverso l’umiliazione pubblica e il disprezzo.

La scenografia dell’opera rappresenta la mente di Medea, ovvero un luogo in cui le suggestioni più diverse sono evocate per “immaginare” le scelte di una donna forte, in continuo conflitto tra l’amore e l’orgoglio, tra la sua femminilità e i modelli sociali dell’antica Grecia, tra i suoi rimpianti e la sua sete di vendetta; i video di Di Sopra ripropongono emotivamente le pulsioni profonde e contraddittorie dell’animo ferito e umiliato di Medea.

Nei video: Me DEA, Absirto e Pietas, Medea si mostra smarrita in paesaggi naturali, senza tempo, rievoca la sua presunta efferatezza, rifugiandosi tra le braccia dell’anziana madre che le prefigura un futuro fatto di sangue. Pietas vuole essere una riflessione sull’immigrazione contemporanea, con un’anziana Medea che, su una spiaggia desolata, viene attirata dalle tracce di altre morti, di quanti sono stati travolti dal mare, mentre erano alla disperata ricerca di una nuova vita. in Pietas un’anziana Medea pietosamente coinvolta nella speranza negata che, come si vuole nella rilettura del mito, viene punita con il lutto e la solitudine.

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