Medea Voci

CEILINGS. MEDEA VOCI VIRTUALI

a cura di Giovanni Carpanzano

con gli interventi di Elisabetta Di Sopra, Maurizio Lucchini, Angela Fidone, Claudio Cosentino, Iole Cilento, Anna Broccardo e Francesca Cartaginese

Aula Magna, Accademia di Belle Arti di Catanzaro

28 marzo 2018, ore 11:00

riprese Jaqueline Gisele Rodriguezi e Gregorio Mercurio

Si svolgerà in data 28 marzo 2018, alle ore 10.30 presso l’Aula Magna di Belle Arti di Catanzaro, la presentazione Medea Voci, a cura di Giovanni Carpanzano. Durante l’incontro si susseguiranno una serie di interventi, atti performativi e contributi, a vario titolo, di docenti, attori, artisti e professionisti del settore: Maurizio Lucchini, Angela Fidone, Claudio Cosentino, Iole Cilento, Elisabetta di Sopra, Anna Broccardo, Francesca Cartaginese.

Obiettivo della giornata è riflettere sull’arte performativa, sul teatro virtuale e il teatro sperimentale, attraverso la realizzazione di un’opera ispirata alla storia di Medea: il progetto è la rivisitazione del patrimonio culturale del passato, trasposta nel presente, ma anche un momento di riflessione sull’immigrazione contemporanea, sulle differenze culturali, in questo caso tra i greci ed i barbari, ricondotte al nostro tempo, attraverso le sperimentazioni visive. Una gabbia-cella è la testa di una Medea contemporanea, una Medea frammentata che ha affascinato diversi autori, da Seneca a Euripide, ma anche Alvaro e Wolf. Ulteriore momento di sperimentazione sarà offerto dai contenuti di realtà virtuale e le ricostruzioni 3D di Stefano Pullano e di Maurizio Lucchini, che mostreranno come i contenuti di realtà virtuale siano elementi addizionati alla realtà fenomenica, la cui incursione nello spettacolo potenzierà lo scenario evocativo della struttura dell’opera. Difatti, i video, i contenuti virtuali, unitamente alla scenografia e alla stesura della sceneggiatura, restituiranno il mondo interiore di Medea.

Alla virtualità si assocerà la performatività, ovvero la realtà fisica; e difatti l’istallazione diventerà performativa nel momento in cui Medea apparirà per abitare la sua testa-gabbia, dunque con la recitazione-performance dell’attrice. L’opera sarà così viva, permettendo ai visitatori di entrare nella cella-gabbia, di assistere alla rappresentazione-presenza di Medea che, alla fine, scomparirà, lasciando tutti ingabbiati, bloccati all’interno della sua testa.

 

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